X-Dress - Forum dedicato al crossdressing

Coraggio, paura di se stessi

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view post Posted on 6/1/2009, 21:06
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assetato di conoscenza

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[citazione] Laura.C
Mi dispiace Davide, io sono una di quelle che non risponde all’appello. Non verrò al raduno perché non ho il coraggio.

Questa è la sintesi dell’assurdità.

Quando leggo parole come queste sono incredulo, la mia mente non riesce a comprendere.


Un nuovissimo membro del forum, Fetishdare, si è iscritto per conoscere persone e fare amicizia; è un’iniziativa lodevole che merita di essere assecondata ed imitata.

Io ho ripetuto fino alla nausea a tutte le sorelline del piemonte di venire all’ Evadamo, ricevendo da moltissime solo silenzio, da poche una risposta come quella di Laura.C.

Levante dopo un anno ha trovato “il coraggio” ed ora si sta mangiando le mani per non essere venuto prima.
Antonella, Veronica, Melissa, Valentina, Elena, Deborah, Stefi, e poche altre con le quali mi scuso per non averle citate ci sono venute subito e la loro vita ora è diversa.

Il succo di tutto questo non è quello che tutti pensano.
Io ho sempre proposto a tutte di venire en homme, come faccio io il 98 % delle volte.
Sissignori, io sono stato enfemme solo 4 volte da quando vado all’Evadamo, eppure mi hanno sempre lasciato entrare.
Lo sapete che nei locali pubblici si può entrare anche se non siete enfemme?
Quando andate a fare acquisti tutti i giorni ed entrate in un negozio, in un centro commerciale, in un bar, in una discoteca dovete prima trovare il coraggio ?
Cosa diavolo significa “non ho il coraggio “ ?

Non avete il coraggio di entrare in una discoteca ?
Quale terrificante disturbo vi ha devastato la mente ?

Che qualcuna abbia l’onestà ed il coraggio di spiegarmelo perché da solo io non ci arrivo.

Mi risulta impossibile concepire che qualcuno debba trovare il coraggio di venire in una discoteca per fare conoscenza davanti ad un buon drink ed ascoltando buona musica in un ambiente pulito ed accogliente.

Qualcuna ha accampato la scusa (assurda anche questa) che non viene al raduno perché non avendo il coraggio di venire enfemme si sentirebbe aliena ad essere en homme.
Siamo all’apoteosi !!!!!

Io non vi sto chiedendo di venire a fare outing, me ne guardo bene. Questa è una scelta intima, personale, privatissima che tutti facciamo dopo lunghe e penose meditazioni.
Vi sto proponendo di venire a conoscersi (sempre che vi importi, questo è veramente il punto) e verificare di persona quanto sia profondamente diverso e soprattutto PIU’ SEMPLICE di quanto le vostre menti vi inducano a temere.

Fate come ho fatto io la prima volta ( e poi le successive venti volte) , fate un sopralluogo, osservate, analizzate, deducete.

Ascoltate le sensazioni che vi arrivano da questo ambiente e poi su queste basi deciderete se fare il passo successivo.
Vedere e stare con altre sorelline vi dà una sensazione che nessuno è in grado di descrivere, nemmeno io. E’ non è necessario essere enfemme, anzi è decisamente meglio di no, altrimenti vi perdereste una parte delle emozioni.

Una volta visto cosa si prova ad entrare in una discoteca allora potrete dire con cognizione di causa se sia necessario avere del coraggio oppure no per farlo.
Nessuno vi giudica
Nessuno vi fa domande
Nessuno vi esamina
Siete un cliente che entra in una discoteca.

Una discoteca frequentata da persone normalissime e squisite, da molti giovani, da qualche travestito, da nessuna prostituta.

Non so cos’altro dire, sono basito.
Sono affranto.
Sono deluso.

Profondamente deluso.

Edited by virgolette - 7/1/2009, 22:39
 
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view post Posted on 6/1/2009, 21:30
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Concordo con quanto detto da Davide!!!
Capisco la difficoltà ad uscire enfemme, la paura di essere riconosciuti, ma nel caso dell'evadamo, questo non sussiste.
A parte il fatto che si può entrare tranquillamente enhomme, all'interno del locale, c'è lo spazio adibito proprio per chi sivuole cambiare li. Cambiandosi all'interno, non sarà mai necessario mettere piede fuori del locale. A meno chè non sopraggiunga una catastrofe naturale che comporti l'evaquazione immediata, ma non mi pare che Torino sia zona sismica o soggetta ad uragani o tempeste tropicali!
Se ci fosse stato a Roma un locale così, ci sarei andata tutte le sere, anzi, sarei diventata una socia collaboratrice!!! ;-)
Coraggio ragazze, non c'è niente di cui temere! Venite enhomme, venite enfemme, venite come cavolo vi pare, ma venite!!! (In senso motorio ovviamente) :woot:
Io ho fatto 700km, Elena e Deborah 1000km, per partecipare al primo raduno e vi assicuro che non saremmo mai andate via! Non capite che siete fortunate voi che abitate li vicino? Dai, tirate fuori le palle e muovetevi!!!! ECCHESARAMAI!!!
Poi se vi và, vi cambiate li, altrimenti rimanete come siete!
Lo scopo principale è stare insieme e divertirci! Si, ci si può divertire anche senza fare sesso!
Davide, mi raccomando, porta anche l'orso!!! ;-)

BYE
 
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Laura.C
view post Posted on 6/1/2009, 21:40




Io, Davide, non posso che rispondere per me stessa.
La rispostina in bacheca mi è venuta di getto; leggevo che sei triste, mi è dispiaciuto.
Avrei forse fatto meglio a non scrivere.
Forse, ma forse no.
Dal tuo profilo, in cui spicca un avatar identificabile e link a vari siti dove si arriva al tuo nome e cognome, ho visto che siamo venuti al mondo nello stesso momento... che combinazione.
Tu in tutti questi anni sei arrivat* prima.
E che invidia, davvero, senza ironia: che invidia pensare che Davide e Daniela sono ospiti nel corpo di virgolette e questo è del tutto trasparente.
Io invece ho impiegato due anni leggendovi solo per arrivare ad iscrivermi.
Che io non fossi perspicace lo si poteva anche intuire: tu hai i vestiti nell'armadio, io in un armadietto chiuso a chiave in garage, tu esci, io no.
Io sono il signor tizio, che si è sposato, ha procreato e tutti vissero felici e contenti.
Entrambi siamo probabilmente quei ragazzini che si vestivano da donna, solo che tu sei cresciuto prima mentre io sono rimasto quel ragazzino.
Coraggio, ho scritto coraggio.
Senza giri di parole.
Anche di venire al maschile.
Quando manca coraggio c'è paura, paura anche di venire in quella discoteca vestito da uomo e poi tornare a casa e piangere per tre ore come dopo quel carnevale in cui (l'ho raccontato un po' OT nella sezione delle scarpe di tutti i giorni) perché la festa era finita, e Laura non c'era più.
Perché se io, anche vestito in doppio petto grigio, vengo lì, io sono comunque Laura.
Sto facendo molta fatica ad esserlo qui.
Hai scritto bene, Davide, nel sottotitolo: paura di se stessi.
A leggere "Coraggio, paura di se stessi", quell'inciso di chiusura pare un rimprovero.
Proviamo a pensare che per qualcuno può essere proprio così.
Per me lo è.
Ripeto, parlo solo per me: ma prova a far lo sforzo di dare ad ognuna il tempo di cui ha bisogno...
Laura
 
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view post Posted on 6/1/2009, 23:01
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assetato di conoscenza

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Grazie per la tua risposta Laura,

sei stata gentile.
Se stai leggendoci da due anni devo rimproverarti, poichè non sei stata attenta.
Io non mi vesto da quando ero piccolo, ma da meno di un anno.
Invece le calze mi accompagnano più o meno dalla fine delle scuole superiori.

Sono molto sorpreso della nostra coincidenza natale, può darsi che ci renda molto simili, chissà.
E' una ragione in più per conoscerci.

Tu hai scritto che devo dare ad ognuna il suo tempo, ma il tempo è scaduto.
Se non hai il coraggio di venire in un posto amichevole e riservato come Evadamo, non lo troverai mai più, temo.
Ma ognuno deve fare quello che si sente.
Spero che il desiderio di conoscere altri come te alla fine vinca sulle tue paure, lo spero con tutto il cuore.
Se questo avverrà entro il 30 gennaio sarà ancora più bello.

Un abbraccio, a presto.
Davide.
 
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ximona
view post Posted on 7/1/2009, 01:39




La paura senza un vero centro, nel nostro caso specifico, è la spinta che rafforza la voglia, fa tremare le mani e disorienta.
Mi ricordo, adesso con un sorriso, quando ai tempi dei primissimi acquisti, in un negozio di scarpe, dimenticai il pin del bancomat dall'emozione.
Dunque, il nemico peggiore è in noi -stereotipo abusato- che pero' nasconde sempre il fascino e il dramma della verità.
La solitudine di questa dualità decontestualizzata che spesso stringe come una morsa, da sicuro rifugio iniziale, troppo spesso si trasforma in trappola, dalla quale si esce -qualora si riesca a farlo- sempre malconci.
Senza proseguire in quello che sarebbe solo un talmudico dissertare :), inutile ai fini della questione, mi riallaccio al discorso di Davide che non fa una piega nella sua mirabile ed incisiva semplicità.

 
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Levante72
view post Posted on 7/1/2009, 02:02




La sensazione di timore, di paura è comprensibile. Comprensibile è anche la necessità che ciascuno di noi ha, di "digerire" secondo i propri tempi. L'unica cosa che mi sento di dire è che prima si esce e si socializza con altre persone come noi e meglio è.
Personalmente mi sto mangiando molto più delle mie mani per avere perso un anno: attenzione ho perso un anno non da Lucia, ho perso un anno come persona.
Ho perso un anno della compagnia di persone uniche. Ho perso un anno in cui potevo dare molto a tanti amici e da cui potevo ricevere molto in termini di umanità.
Anche piangere può servire Laura, se dopo essere stata con noi ti verrà da piangere farai bene a farlo, farai bene a sfogarti ma tenerti tutto dentro come ho fatto io nel 2008 non è forse la migliore soluzione. Non ho una verità in tasca da regalarti, posso solo raccontare la mia esperienza e personalmente mi rammarico di non essere uscito prima, pure di non essere uscita prima. Non che questo rappresenti la soluzione a tutti i nostri problemi, semplicemente ti aiuta a sentirti meno solo e meno sola.... e non è poco....
Se non sono invadente Laura, vieni un ora con noi a bere un caffè, in un bar qualunque e poi se vorrai ognuno per la sua strada. In bocca al lupo...:)
 
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AnnaSettantatre
view post Posted on 7/1/2009, 11:26




Quello che in molti post viene chiamato coraggio di mostrarsi e' in realta' -secondo me- il coraggio di prendere atto di cosa si e'.

Uno si puo' travestire in privato o in pubblico, ma finche' non comincia a stringere dei legami sociali puo' sempre fare un passo indietro e sparire nel nulla come se la cosa non fosse mai successa.

Se al contrario ci si rapporta con altri -en homme o en femme, non importa- diventa piu' difficile sparire e allo stesso tempo ci si pone di fronte all'evidenza di quel che si e', cioe' uomini che si vestono da donne.

Per molti questa e' una cosa difficile da accettare, da qui il timore di stringere rapporti con altri.

Paradossalmente puo' essere piu' facile andare in giro vestite e di giorno -nessuno sa chi siamo, nessuno se abbiam fortuna ci nota- che andare a prendere un caffe' en homme con persone che "sanno".

Se a questo si aggiunge l'immagine che molti si son fatti dell'Evadamo, cioe' un locale spiccatamente trav/trans i cui frequentatori siano unicamente appartenenti al nostro contesto (e cosi' non e') ecco che il timore di farsi vedere cresce fino ad impedire qualunque decisione in merito.

Di fatto la questione "coraggio" ha radici profonde, e non si risolve con un semplice invito a farsi meno paranoie.

Pero' col tempo il coraggio si puo' trovare, e spesso poi si sta meglio perche' ci si accetta infine per quel che si e'.

^_^
 
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ClaudiaCD
view post Posted on 7/1/2009, 11:30




Davide, ne avevamo già parlato in chat di questa cosa in occasione del primo raduno, e continui a non voler capire: ognuno ha i suoi problemi, le sue paure, le sue insicurezze.
Tu non hai il minimo diritto di sindacare o di non capire: sono cose personali che non ti riguardano.

Può dispiacerti non vedere personalmente le tante belle persone conosciute qui, ma non hai, ripeto, nessun diritto di giudicare i motivi degli altri.
Accetta e fattene una ragione: c'è anche gente che non la pensa come te, ed è libero di farlo senza subire giudizi (pure pesanti, a leggere le tue parole).

Ogni volta che se ne parla, oltretutto, banalizzi semplicemente con un "allora è perchè non vuoi e non t'importa di noi". Purtroppo non è così facile. Ma mi fa piacere che lo sia per te. Apparentemente.
E non c'è nulla da capire, come ti ho già detto, ma da accettare: ognuno agisce come crede, pensa, e vuole. Punto. Nessuna giustificazione ti è dovuta.

CITAZIONE
Qualcuna ha accampato la scusa (assurda anche questa) che non viene al raduno perché non avendo il coraggio di venire enfemme si sentirebbe aliena ad essere en homme.

Io sono tra queste: per me venire al maschile non ha il minimo senso. Io separo assolutamente le due cose: la vita maschile è privata per le sorelline, e quella en femme è privata per gli altri. Se vengo ad un raduno xdress è per conoscere sorelline in quel "mondo", per andare "solamente in discoteca", preferisco stare a casa.

Ciò detto, poi, pensala pure come vuoi. Se per te è più semplice accettare l'idea che non ce ne freghi niente di conoscervi, fai come preferisci, sono solo problemi tuoi.
 
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view post Posted on 7/1/2009, 11:33
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Bhè, cara Samantha, ora che ti leggo e mi ci fai pensare, il discorso è più profondo di quello che pensavo!!!
E' probabile che molte persone, oltre alle motivazioni che hai indicatu tu, non riesce ad uscire, non perchè non ha il coraggio di vestirsi da donna, oppure la paura di essere riconosciuti, la paura di socializzare, ma è probabile che queste ancora non accettino il proprio status, oppure in qualche modo ancora se lo negano, trovando quindi difficile passare alla fase successiva, l'uscita! Effettivamente, avendo superato questa fase di autoaccettazione, non ci pensavo più, direi che l'avevo completamente dimenticata!
Effettivamente, uscire e socializzare, è una forma di presa di coscienza di quel che si è, aprendosi al mondo intero ed ai giudizi della gente.
Però, posso garantire una cosa, che prendere coscienza di questo nostro lato, fa solamente bene, non ha alcuna controindicazione, non fa male a nessuno. Le mie parole voglione essere da pungolo e non una forzatura! Ognuno si prenda tutto il tempo di cui ha bisogno, ma il mio modestissimo consiglio è quello di non perdere ulteriore tempo, perchè vi assicuro che è solo tempo sprecato.
Cara Samantha, relativamente al discorso socializzazione, ti capisco benissimo, anch'io in adolescenza soffrivo molto per l'estrema timidezza, ma una cosa mi ha aiutato definitivamente, la terapia d'urto! Delle volte, per superare gli ostacoli, occorre fare le cose con un pò di incoscenza, senza pensarci!!!
Pensa, che così facendo, sono riuscita a togliermi delle soddisfazioni incredibili, lanciarmi col parapendio, lanciarmi col paracadute, ho volato in aerei che neanche i fratelli Wright avrebbero preso, addirittua uno l'ho anche portato e pensa, sono addirittura riuscita ad uscire vestita da donna!!! Che soddisfazione!!!!!! ;-)
Non ci vuole coraggio, ma determinazione!!!

BYE

P.S.
Questo messaggio l'ho scritto in contemporanea ad Anna e Claudia, non avevo letto i loro messaggi! Hanno fatto prima loro!!!! ;-)

Edited by Valentina_NSC - 7/1/2009, 11:38
 
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AnnaSettantatre
view post Posted on 7/1/2009, 11:34




Vale c'ero arrivata prima io! ^_^

Senti ma non e' che sei un mio clone de' Roma?

 
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Laura.C
view post Posted on 7/1/2009, 11:38




Grazie Anna, sarebbe stato difficile per me spiegare meglio quello che penso, hai un grande dono nello scrivere.
Coraggio di prendere atto di ciò che si è.
Si può fare anche pian pianino?
Mi capita, tre o quattro volte l'anno, di passare un paio di giorni a Torino per lavoro, la prossima volta non un caffé ma una pizza en homme con te, Lucia, Davide e chi altro vuole... sì, vorrei conoscervi.
Questo è piano piano, Davide, più veloce di così non riesco.
Questa mattina all'alba ho spalato la rampa e tirato su l'auto... poi ho fatto 160 km in 4 ore... c'è tanta neve... più veloce di così ci si andava ad ammazzare... ci sono strade e tempi da 130 all'ora e altre da 50 all'ora.
Metaforicamente io in questa "cosa" sto andando a 50 all'ora; se vogliamo incontrarci vi devo chiedere, pur spiacendomi, di rallentare e aspettermi in autogrill...
Se siete d'accordo in pvt con anticipo vi dirò quando sono a To.
Un bacio,
Laura
 
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view post Posted on 7/1/2009, 11:39
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Hahahaha, cara Anna, infatti l'ho appena scritto nel P.S.
hehehehhe
 
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AnnaSettantatre
view post Posted on 7/1/2009, 11:42




Laura non c'e' problema: quando vuoi.

Noi questa "cosa" la si fa per star bene, nel momento in cui ti accorgi che invece che benessere ti da' ansia, timori, frustrazioni e disagio allora e' il momento di fare un passo indietro e riconsiderare tutto daccapo. Si chiama "mettersi in discussione" e se fatto in maniera costruttiva da' sempre buoni frutti, col tempo.

Siamo qui, quando vorrai.

^_^
 
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geremymail
view post Posted on 7/1/2009, 14:37




Che bella discussione!

Era diverso tempo che non leggevo tanti pareri in così poco tempo. E vistoc che da un pò di tempo scrivo dico la mia.

Il Raduno, una occasione per conoscersi. Quello che mi blocca, e per questo non credo a meno di miracoli poter partecipare è la mancanza di accettazione da parte di mia moglie del mio stato. Se potessi avere la possibilità di uscire da casa il venerdì e tornare la domenica senza problemi verrei sicuramente. Torino e Roma sono due luoghi dove non conosco praticamente nessuno, quindi Geraldine potrebbe uscire tranquillamente.

Il secondo mio problema è che non so come affronterei l'impatto di trovarmi en-femme con altre come me, forse meglio un'incontro in casa di qualcuna, giusto per smorzare l'impatto a pochi occhi.

E' strano come riesca ad andare, anche se en.homme ad acquistare trucchi dicendo che sono per me, Kiko a Torre Nova Roma; a provare una camicetta ai saldi al centro commerciale, farmi una ricostruzione unghie dall'estetista, una depilazione in casa dell'estetista e poi non avewre il coraggio di incontrarmi con un'altra sorellina.

Fatti inspiegabili o soltanto solitudine?


Geraldine
 
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view post Posted on 7/1/2009, 16:43
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Ho scatenato un vespaio.

FINALMENTE !

Era parecchio che non ti leggevo, ClaudiaCD, come stai ?
Spero bene e mi auguro che tu rimanga così come sei, combattiva e suscettibile.
Rispondo prima a te, che ti sei sentita punta sul vivo.

Innanzitutto una precisazione: non mi sono mai permesso di giudicare nessuno e se l'ho fatto ho sempre chiesto perdono pubblicamente.
Non giudico nessuno nemmeno stavolta, solo che il dubbio che agli altri non importi davvero di incontrare persone con le loro stesse ansie e passioni continua a frullarmi in testa.
Hai ragione, come hanno ragione anche le altre che mi hanno risposto: non siamo tutti uguali ed ognuno ha diversi tempi di reazione.
Questo non solo lo capisco ma lo accetto.
La mia grande delusione è rivolta a queste persone, che trattenute dalle loro paure, alla fine non potranno godere della grande opportunità che Evadamo offriva loro: un riparo sicuro.
Il loro ritmo le porterà fuori tempo massimo, l'Evadamo non ci sarà più. Ecco il solo motivo del mio profondo dispiacere.

Passiamo ora al punto principale:


CITAZIONE (ClaudiaCD @ 7/1/2009, 11:30)
Davide, ne avevamo già parlato in chat di questa cosa in occasione del primo raduno, e continui a non voler capire: ognuno ha i suoi problemi, le sue paure, le sue insicurezze.
Tu non hai il minimo diritto di sindacare o di non capire: sono cose personali che non ti riguardano.

Può dispiacerti non vedere personalmente le tante belle persone conosciute qui, ma non hai, ripeto, nessun diritto di giudicare i motivi degli altri.
Accetta e fattene una ragione: c'è anche gente che non la pensa come te, ed è libero di farlo senza subire giudizi (pure pesanti, a leggere le tue parole).

Ogni volta che se ne parla, oltretutto, banalizzi semplicemente con un "allora è perchè non vuoi e non t'importa di noi". Purtroppo non è così facile. Ma mi fa piacere che lo sia per te. Apparentemente.
E non c'è nulla da capire, come ti ho già detto, ma da accettare: ognuno agisce come crede, pensa, e vuole. Punto. Nessuna giustificazione ti è dovuta.

CITAZIONE
Qualcuna ha accampato la scusa (assurda anche questa) che non viene al raduno perché non avendo il coraggio di venire enfemme si sentirebbe aliena ad essere en homme.

Io sono tra queste: per me venire al maschile non ha il minimo senso. Io separo assolutamente le due cose: la vita maschile è privata per le sorelline, e quella en femme è privata per gli altri. Se vengo ad un raduno xdress è per conoscere sorelline in quel "mondo", per andare "solamente in discoteca", preferisco stare a casa.

Ciò detto, poi, pensala pure come vuoi. Se per te è più semplice accettare l'idea che non ce ne freghi niente di conoscervi, fai come preferisci, sono solo problemi tuoi.

Quì non si tratta di sindacare, ma di esprimere la propria perplessità davanti ad un comportamento che non riesco a comprendere. Sono cose personali che non mi riguardano ? bene, allora non me le spiegare.

Nessuna giustificazione mi è dovuta. E' assolutamente vero, io non sto chiedendo giustificazioni, non vedo a quale titolo potrei farlo. Sto implorando chi ne fosse capace di spiegarmi.

Sono solo problemi miei.
Spiacente di contraddirti, io problemi non ne ho: io non ho paura di socializzare con gli altri, non ho problemi a mostrarmi enfemme e non ho problemi ad accettarmi.

Chiarito questo ti chiedo scusa Claudia, perchè mi hai mostrato che anche con le migliori intenzioni si rischia sempre di offendere o mancare di rispetto a qualcuno. Mi dispiace, non volevo farlo.

Vedete amiche mie, io sono una persona abbastanza intelligente, ma come tutti ho dei limiti. Questo è uno e l'abbiamo scoperto insieme, purtroppo a vostre spese. Vi chiedo di perdonarmi, non ho mai pensato cose cattive di voi, solo la mia limitata perspicacia mi impediva di comprendere ed io quando non comprendo impazzisco, non sono capace di accettare una cosa e basta, devo trovare una spiegazione.
E' il mio limite, mi dispiace.
Ti prego Claudia, non avercela con me, come io non ce l'ho con te.

Invece devo dire grazie a Samantha.
Grazie ed anche scusa, perchè ho visto di aver offeso anche te.

Però le tue parole sono state chiare Samantha, limpide, così limpide che ho capito.
Non sono un superficiale, ma ti assicuro che riuscire a rendersi conto che qualcuno, come te, abbia una totale incapacità di rapportarsi con gli altri è veramente difficile.
Ti chiedo scusa.
Chiedo scusa a tutte le altre che hanno questo stesso problema, e devono essere molte.
Io mi ritengo una persona timida, ma le tue parole mi dicono il contrario, probabilmente confronto a te sono uno spavaldo.
Come sono triste nel comprendere finalmente il tuo disagio, nel rendermi conto di quale grande difficoltà tu debba affrontare ogni giorno.
Perfino con noi, con me che mi considero ancora, spero, un tuo buon amico non riesci ad essere sereno.
Non so cosa dire, ma soprattutto cosa fare per poter essere in qualche modo di aiuto a te e chi come te soffre di questa condizione. come per te è terribile non riuscire a stringere rapporti con le persone, per me è doloroso sentirmi impotente ed inutile.

Però una cosa buona è successa: siete uscite e vi siete difese, da un tipetto insolente e presuntuoso che pensa di sapere sempre tutto, di avere la verità in tasca, di poter trovare sempre una soluzione.

Grazie di avermi parlato, di avermi spiegato e di avermi finalmente fatto capire.

Spero che quando sarete pronte a fare il prossimo passo, la vostra prossima conquista saremo ancora amici e potrò essere al vostro fianco.
Spero che ci sarà un altro evadamo dove potervi portare.

Vi voglio bene, a presto.

Davide, a volte Daniela.

 
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