Essere o non essere?, guardarsi dentro

Il mondo è bello perché vario! Una sacrosanta banalità!
Noi siamo diverse dalla maggioranza dei maschi, e fra di noi c'è chi si sente più o meno donna.
C'è chi come te (e come me) si sente un giorno più maschile un giorno più femminile...un po' come essere felice, non tutte le mattine ci si alza contenti, non tutte le mattine ci alza uomini...
Dici che come uomo sei anche ammirato, allora bonariamente ti invidio un po'... perché per tutta la vita in me non hanno mai visto un vero maschio, e ho impiegato anni nel rafforzare la mia immagine maschile con alterni successi...
Ma come dice giustamente Davide chi guarda veramente vede in realtà ciò che siamo...
degli Esseri un po' particolari ma sicuramente speciali...
Io mi sono sempre sentito a metà ed ho impiegato anni per accettarla, e sono riuscito ad accettarla solo quando ero convinto ormai di passare per un uomo normale, salvo un giorno in sede di supervisione psicologica con delle colleghe di lavoro mi son sentito dire con molto tatto, che io ho un carattere molto femminile!
Anni di lavoro per capire alla fine che a se stessi non si sfugge, si può solo migliorarsi ed imparare a convivere bene con se stessi!

Perciò innalzo un caloroso "evviva" a tutti coloro che riescono a vedere e non a giudicare!
Sono pochi, ma sono quelli buoni!!!

Un grande abbraccio
Cris

Quant'è lunga la strada dell'accettazione di sé

essere maschi e allo stesso tempo sentire che dentro di sé esiste una parte femminile che desidererebbe manifestarsi

sperimentare questa parte e vivere nell'adolescenza le emozioni
i turbamenti e i sensi di colpa

consolidare questa dimensione in età giovanile godendo della libertà dell'indipendenza fisica e economica

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mettere alla prova la convivenza con la propria moglie o compagna, complice o paziente, azzardando una scommessa sull'amore che tutto accetta e tutto sopporta

accettare la sfida di vivere con i figli sacrificando un pò l'io femminile e concedersi brevi attimi nascosti per far rifiorire la ragazza che è in noi

sentire che il tempo fugge un pò, che le occasioni perdute non ritornano

e non sapere bene cosa faremo un domani: se guarderemo i nostri bauli come i ricordi appassiti o gioiremo dell'aver saputo godere dell'unità di uomo e donna che in noi si è coniugata