X-Dress - Forum dedicato al crossdressing

Essere o non essere?, guardarsi dentro

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view post Posted on 10/9/2008, 23:38
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assetato di conoscenza

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Travestiti
Sorelline
Crossdressers.

Modi diversi di catalogare delle persone dai sentimenti delicati e dai gusti particolari.
Tutti siamo catalogati, ne abbiamo bisogno noi stessi, per avere un’identità.
La società che ci circonda e ci ospita ci impone di ascriverci sempre a qualche categoria, per poterci individuare, per poterci incanalare e controllare.

Quasi tutti si uniformano a queste regole, ma per alcuni sono strette.
Questi individui diversi, strani, ambigui, indefinibili sono scomodi , poiché la società non li può catalogare e trattare come gli altri,
Sfuggono alle regole, sfuggono al controllo.
Sono diversi, sono pericolosi, sono mostri, evitateli.

Questo è ciò che siamo stati educati, spinti, indottrinati a pensare.
Non lo pensiamo noi, ci hanno ordinato di pensarlo.

Io non ci sto.
Io penso con la mia testa, anche se gli altri dicono che è sbagliato, che non si deve fare, che sarò emarginato.

La mia serenità, la mia pace interiore, la stima di me stesso mi inducono ad insistere, devo essere quello che sento di essere.
Per onestà, verso di me prima e verso gli altri dopo.

Ecco perché non mi travesto spesso, ecco perché ho le unghie lunghe 8 mm.

Sono un uomo, non più certo un ragazzo, visti i primi capelli grigi ed i primi 43 anni, ho scelto di continuare ad esserlo, perché mi piace esserlo, ma voglio essere uomo a modo mio.
Non mi piace la boxe, non mi piace il calcio, non faccio sport di squadra, non amo la competizione.
Non mi piacciono molte delle cose che per gli altri uomini sono imprescindibili, ma questo non fa di me un uomo peggiore degli altri.
Ho semplicemente dei valori e delle priorità differenti dalla media.
Questo fa di me un emarginato o quasi, ma io non rinuncio al mio pensiero solo per fare parte del gruppo, non m’interessa.
Il gruppo lo scelgo io, non il contrario. Non mi faccio fagocitare perché così sono tranquillo ed uguale agli altri, scelgo io le persone che secondo me sono in grado di discernere cosa è davvero importante e cosa invece è solo fumo.
Se poi queste persone decidono che valgo qualcosa per loro, diventiamo amici.
Tutte le persone alle quali ho confidato il mio gradimento per gli indumenti femminili, mi hanno risposto con un sorriso e mi hanno confermato la loro amicizia, conservando immutato il loro comportamento nei miei confronti, accresciuto semmai di una nuova curiosità e di una diversa complicità.
Sono fortunato ?
Forse, ma non solo.

Sono sincero ed onesto e quello che vedi è esattamente quello che sono, nessun trucco.
Ma questo significa anche che non a tutti piace quello che vedi.

Ultimamente quello che vedi sono delle unghie lunghissime assolutamente anomale già per una donna, figuriamoci per un uomo.
Presto quello che vedi includerà anche una gonna od una minigonna e delle scarpe con tacco più o meno alto. Ovviamente non al lavoro, ma per strada si.
Però queste cose non si vedono da nessuna parte.
Saranno imbarazzanti per alcuni, scandalose per altri, ridicole per altri ancora, ma io sono fatto così, ed il mio animo reclama di poter essere se stesso ed esserlo sempre, ovviamente nei limiti della legge e del rispetto per il prossimo.

Non sarà facile, lo so con certezza, probabilmente mi causerà dei guai, ma se non lo farò perderò la stima di me stesso, mi sentirò infelice ed incompleto per cui mi assumerò questo rischio ed andrò fino in fondo.

Non amo travestirmi "perché mi sento donna", invece ho scoperto che mi piace sentire la carezza degli abiti attillati e morbidi, il gentile contenimento dei collant, il senso di potere e di sicurezza che mi deriva dal camminare sui tacchi alti.


L’altra ragione per cui ogni tanto divento Daniela è semplice e triste al contempo.
Non ho e non ho mai avuto una compagna e questo mi pesa ormai in modo quasi insopportabile; la mancanza di una persona al mio fianco sulla quale riversare il mio affetto, le mie attenzioni e riceverne a mia volta mi priva della gioia di vivere.
Ecco allora, grazie a voi del forum, affacciarsi una creatura effimera che forse non conoscendovi non sarebbe mai uscita.
Daniela era dentro di me da sempre, come lo è ora, ma darle una forma fisica è stato una specie di miracolo.

Daniela rappresenta il mio modo di vedere le donne, il mio ideale. Lei è quella che io desidero avere ed ogni volta che appare cerco di renderla più bella, più perfetta, più sensuale, più vera, per poterla guardare nello specchio e godere della sua bellezza.

Guardo i suoi capelli lunghi e selvaggi, il suo seno prosperoso, le sue lunghissime e sensuali gambe, le mani esili con quelle unghie così provocanti.
Il suo sguardo è su di me e mi sorride e rimale lì per me, senza lamentarsi o discutere, si mette in posa, si pavoneggia, si vergogna.
Cammina avanti ed indietro sui suoi tacchi, elegante, silenziosa, dolce e provocante al contempo, poi si siede sullo sgabello e mi fissa, come per invitarmi a prenderla per mano ed uscire con lei.

Io rimango a guardarla imbambolato, a volte per molti minuti, chiedendomi se avrò mai la ventura d’incontrare una donna così.

Lei è quella che non esiste, la donna perfetta; quella che di sicuro non guarderebbe mai uno come me se lo incrociasse.
O forse si ?

Un abbraccio a tutte,

Da Davide e da Daniela :lol:


image image


Quello che vedete in queste due immagini sono io, come mi vedo quando chiudo gli occhi e penso a me stesso (felice).

A presto.
 
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view post Posted on 21/9/2008, 14:15
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Caro Davide e cara Daniela, per brevità Virgo......
non avevo ancora letto questo post, condivido pienamente la ricerca della serenità interiore, così come sto facendo anch'io continuamente. Se pensiamo di farci accettare dalla società per quello che siamo, per noi purtroppo, sarà sempre una dura lotta! Quello che è più importante, credo, è essere a posto con se stessi, fregandocene delle opinioni degli altri, rimanendo sempre nella legalità ovviamente.
Per alcuni siamo mostri, per altri fenomeni da baraccone, per altri invece curiosità, per la massa in generale siamo una piccola percentuale di persone dai gusti alternativi, per questo difficilmente passiamo inosservati!
Per esempio, se vediamo un ragazzo dall'abbigliamento Dark, anche se ha la matita nera agli occhi e le unghie smaltate, dopo una rapida occhiata, passa sempre in secondo piano, ma se vedi un ragazzo in gonna e tacchi, ovviamente si accendono immediatamente mille riflettori su di lui, è troppo diverso dalla quotidianità!
Qual'è la risposta.......!?!?
MACCHISSENEFREGA!!!!
Non so se è quella giusta, ma mi fa star meglio, ed in fondo è l'unica cosa che conta!!!

BYE

P.S.
Virgo, bellissima la maglietta, l'hai fatta tu?
 
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view post Posted on 21/9/2008, 16:25
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assetato di conoscenza

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Grazie Vale,

sei sempre molto sintetica e chiara.
La maglietta l'ho fatta fare in un negozio al mare, con l'aiuto di Elena che mi ha fornito il banner.


Ciao,

Davide.
 
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gisella.31
view post Posted on 21/9/2008, 23:26




Sono con te (virgo) che sarebbe bello potersi esprimere senza inibizioni. Anche perche' razionalmente non si capisce proprio cosa la societa' abbia da temere... tuttavia bisogna riconoscere che razionalmente non e' nemmeno facile capirci (almeno da un punto di vista puramente razionale io mi capisco ben poco). Possibile siano le sensazioni "tattili" che danno i vestiti? e la postura guadagnata con i tacchi? Non credo proprio. E' qulacosa legato all'essere femminile che ci affascina ed ammalia profondamente e in modo particolare. Chi non prova quello che proviamo immagino abbia grosse difficolta' a capire
 
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view post Posted on 22/9/2008, 12:27
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Vedi Gisella, quello che penso è che, alla società, non interessa nulla delle sensazioni tattili ecc. ecc., quello di cui si preoccupa è il fatto che non facciamo parte di determinati schemi, non riesce ad incasellarci in una descrizione breve. Tutto ciò che è diverso dal solito, "spaventa", attira l'attenzione e quindi la gente cerca di darsi una spiegazione. Quindi puntualmente accade che per dare una collocazione a questi comportamenti, si commette l'errore di paragonarlo a "cose" conosciute, note, travisando la realtà. Negli anni sessanta, quando uscì la minigonna, le donne che la indossavano erano considerate"facili"! Negli anni settanta, quando i ragazzi facevano crescere i loro capelli, erano considerati drogati. Negli anni ottanta, i ragazzi cominciarono a portare gli orecchini però, se lo portavi a sinistra andava bene, se lo portavi a destra erano gay (che stronzata)!!!
Quindi, come vedi, quando c'è una novità, automaticamente diventa necessario trovargli una collocazione.
Ora, sappiamo che esistono solo due sessi (intersessuati a parte in quanto è una patologia), ma di sessualità ne esitono infinite. La maggior parte della gente, sbagliando, non fa alcuna distinzione tra sesso e sessualità ed automaticamente ti etichetta a proprio piacimento o secondo le proprie conoscenze. Sembra che al mondo siano "riconosciute" solo tre sessualità, maschile100%, femminile100% e gay100%. Ora è inutile spiegare a voi il significato delle percentuali e/o del fatto che un uomo gay a cui piaciono gli uomini più o meno gay, molto ma molto raramente indossi indumenti femminili. Semplicemente, quello che voglio arrivare a dire è che non ha senso stare a dare una percentuale della propria sessualità, soprattutto perchè questa, spessissimo varia durante la vita di ognuno. La sessualtà è semplice, in alcuni momenti la vuoi vivere in un modo, in altri in modo diverso.
Purtroppo credo che queste difficoltà di interpretazione nascano dalla troppa ignoranza che c'è sull'argomento, anche perchè è sempre stato un tabù.
Fateci caso, al mondo, i paesi dove c'è più povertà, meno istruzione, c'è sempre meno diversità sociale, esiste solo il ricchissimo ed il poverissimo e non c'è il ceto medio, infatti a tutto ciò corrisponde a maggiore ignoranza ed intolleranza ma soprattutto grande religiosità, da non confondersi col sentimento di trascendenza!
La speranza è sempre quella,svegliarmi un giorno e trovare il mondo come era 100.000 anni fà, libero!!!

BYE

Edited by Valentina_NSC - 22/9/2008, 20:19
 
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gisella.31
view post Posted on 23/9/2008, 07:39




just for the records

intendevo dire che le sensazioni tattili del collant, della gonna camminare con i tacchi alti etc piacciono A NOI non per se stesse ma perche' ci proiettano verso la dimensione femminile. Almeno per coloro fra noi che nelle parole di virgo "non si sentono donne": a cosa miriamo al di la' di questo (che non e' poco)? boh..forse e' solo fine a se stesso e certo migliorabile forse dal sentirsi apprezzati (dopo che accettati) nella nostra originalita' da amici e soprattutto partner...
La societa' cerchera' di inquadrarci semplificando ed estendendo una connotazione cosi' ingiustificatamente negativa. Pero' leggendo il forum (W il forum!) mi sembra evidente che anche noi abbiamo un fortissimo bisogno di inquadrarci (capire dove ci collochiamo) e capire meglio dove sono i nostri paletti rispetto al resto del mondo. ;-)
 
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Miss Trinity
view post Posted on 7/4/2009, 15:19




Ciao Davide, solo ora leggo questo tuo post splendido ma velato di tristezza,
oltre alla guarigione ti auguro finalmente di trovare anche l'Anima Gemella!
Un abbraccio Cris
 
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Laura.C
view post Posted on 10/4/2009, 20:53




Letto l'avevo letto, sì, ma rileggere quello che scrive Davide, e come lo scrive, mi lascia sempre senza fiato.
Anche a volerci catalogare, non ci si riesce.
Abbiamo qualcosa di "forte" in comune, è "forte" solo perché - non raccontiamoci balle - è assolutamente inaccettato dalla società in genere: ci vestiamo da donna.
Del tutto, come me e molte altre, o in parte, come Davide.
Poi abbiamo mille differenze, chi è etero, chi bisex, chi gay, chi si sente donna, chi un po' e chi proprio no.
Mi colpisce Daniela per Davide, che non è la stessa cosa di Laura per "Lauro".
Daniela è la donna che Davide non ha conosciuto e avrebbe voluto per sé; Laura e "Lauro" sono la stessa cosa, anzi Laura è l'approdo, l'obiettivo raggiunto, la fine di una corsa che "Lauro" fa magari per tre giorni trepidando, comprando una cosina qua e l'altra là, scegliendo uno smalto o un ombretto, un paio di sandali o di stivali, un paio di calze...
Detto così sembrerebbe feticismo, ma io non lo vivo affatto così, lo vivo come esigenza di vestirmi, coprirmi, assomigliare alla parte più intima di me.
Alla parte vuol dire ad una mia metà, perché poi c'è la metà che si trova bene così com'è, con il completo grigio e la cravatta.
Solo che quella parte non trepida, perché se vuole comprarsi un vestito, un paio di scarpe, una camicia, non ha alcuna difficoltà.
Così perde di valore, ne ha perso molto negli anni.
Non è gusto del proibito, è frustrazione.
il mio sogno è un mondo in cui io posso la mattina svegliarmi e decidere se truccarmi, mettermi una gonna e una camicetta e uscire, oppure se farlo in doppio petto blu.
E' un sogno che, nella propria apparente innocenza (ditemi a chi si farebbe del male?), è del tutto inaccettato dalla pressoché totalità di chi ci circonda.
Da qui la mia frustrazione, la lagna che vi propino giorno per giorno e la difficoltà a cogliere i tanti messaggi positivi e leggeri che mi lanciate con affetto.
Davide per me è una persona importante, anche se la conosco da poco.
Davide è un uomo e non si sente donna; sì, ama i collant, le decolleté e le gonne, come me, ma lui veste qualcun altro che non è lui e la differenza è profonda.
Ma non mi disarma affatto.
Davide è l'uomo che mi manda una rosa in chat e mi dice "buonasera Laura", "in questa foto che mi hai mandato vedo una bellissima donna un po' imbronciata: sorridi".
E si potrà dire che nei caratteri digitati a centinaia di km di distanza non c'è né cuore né espressione, ma il cuore io lo vedo là dove arriva a toccare il mio, e Davide il mio lo sa toccare.
Con Davide poi chiacchiero, anche a voce, mentre non mi sento affatto Laura, ma del tutto "Lauro", e siamo due amici, c'è confidenza ma non rose.
Noi siamo sorelline, travestiti, crossdresser e tutto quello che vi pare, Davide è la congiunzione tra il nostro bizzarro mondo con diversi tratti in comune e la "società lì fuori", a me quest'uomo fa pensare a quel mondo dei miei sogni dove potrei uscir di casa e lavorare per quel che mi sento di giorno in giorno, quel mondo che non esiste.
Se ci fossero più "Davidi" su questo pianeta, il mondo sarebbe sicuramente migliore.
Purtroppo di Davidi ce ne son pochi.
Io mi tengo caro il mio.
Un bacio,
Laura
 
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Miss Trinity
view post Posted on 10/4/2009, 21:59




cos'altro aggiungere...nulla...sono rimasta senza parole e credetemi...ce ne vuole!
sposo tutto appieno!

Un abbraccio pieno d'affetto a tutte noi che sogniamo una società più libera e forse piena d'Amore!

Cris
 
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view post Posted on 11/4/2009, 11:11
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assetato di conoscenza

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Ciao Laura,

in questi giorni non ho lo spirito e le forze per essere prolisso, ma voglio ringraziarti per la tua testimonianza di stima e di affetto, per tutte le cose belle che mi scrivi e mi dici quando ci sentiamo e per aver voluto lasciare questo messaggio.
Grazie anche a tutte quelle che giorno per giorno mi sono vicine e mi sostengono in questo periodo negativo. Mi sforzerò di uscirne presto e quando accadrà sarà specialmente per merito vostro.

Un bacio.

Davide.
 
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.veronica
view post Posted on 13/4/2009, 20:21




Grazie Laura,

molto bello il testo che hai scritto

mi ritrovo anch'io in quello che hai detto, Davide è davvero una persona speciale e merita tutto il nostro affetto

la sua malattia mi ha fatto trepidare molto e confesso pubblicamente quanto in questo periodo mi sia accorta di volergli bene

non ho neppure voglia di uscire: lo farò probabilmente quando Davide se la sentirà di farlo; allora uscire en femme avrà un senso
 
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Laura.C
view post Posted on 14/4/2009, 05:44




Siamo state in molte a trepidare e penso non sia un caso.
Mi sto rendendo conto, dopo anni di gioco al nascondino, di quanto semplice sia, anche solo utilizzando il web, trovare uomini morbosamente interessati a noi.
Davide no, Davide è un po' come noi ma per me resta un uomo; ed è l'unico uomo col quale Laura ha interesse ad uscire en femme.
Perché è delicato e ci parla come se ognuna di noi fosse davvero una donna: ci crede ancor più lui che noi stesse.
E allora mi dico: quest'uomo "mi vede", riesce a guardare quella parte di me che io ho sempre portato addosso.
Basta dai Veronica, che siamo già sposate ;)
 
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Martina75tr
view post Posted on 16/4/2009, 13:25




CITAZIONE (virgolette @ 11/9/2008, 00:38)
L’altra ragione per cui ogni tanto divento Daniela è semplice e triste al contempo.
Non ho e non ho mai avuto una compagna e questo mi pesa ormai in modo quasi insopportabile; la mancanza di una persona al mio fianco sulla quale riversare il mio affetto, le mie attenzioni e riceverne a mia volta mi priva della gioia di vivere.

Daniela rappresenta il mio modo di vedere le donne, il mio ideale. Lei è quella che io desidero avere ed ogni volta che appare cerco di renderla più bella, più perfetta, più sensuale, più vera, per poterla guardare nello specchio e godere della sua bellezza.

Guardo i suoi capelli lunghi e selvaggi, il suo seno prosperoso, le sue lunghissime e sensuali gambe, le mani esili con quelle unghie così provocanti.
Il suo sguardo è su di me e mi sorride e rimale lì per me, senza lamentarsi o discutere, si mette in posa, si pavoneggia, si vergogna.
Cammina avanti ed indietro sui suoi tacchi, elegante, silenziosa, dolce e provocante al contempo, poi si siede sullo sgabello e mi fissa, come per invitarmi a prenderla per mano ed uscire con lei.

Io rimango a guardarla imbambolato, a volte per molti minuti, chiedendomi se avrò mai la ventura d’incontrare una donna così.

come ti capisco. Sono le stesse motivazioni per cui appena posso divento Martina. E solo adesso sto imaparando un pò ad uscire fuori dalle mura domestiche, con grande paura di essere beccata. In bocca al lupo per la tua convalescenza
 
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view post Posted on 16/4/2009, 14:11
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assetato di conoscenza

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Ciao Martina,

grazie di avermi citato.
E' però curioso e per me imperscrutabile il desiderio di uscire per strada totalmente enfemme, specie se come affermi tu, lo scopo del travestimento è primariamente quello di "vedere" una figura femmnilile senza desiderare di essere una donna.
Ma per ognuno è una cosa differente, per cui ti faccio i miei auguri di non essere "beccata" o di passare per una bella ragazza.
A Laura invece devo dare il mio avallo: hai compreso esattamente quello che mi accade. Io vedo la donna che ognuna di voi manifesta, fino quasi a cancellare la sua essenza maschile. In alcuni casi questo diventa quasi drammatico, portandomi addirittura ad uscire con alcune come se fossero le mie compagne, qualcosa di più di una semplice amica. Ed è normale, visti i segreti che condividiamo, la complicità che ci lega.
Quello che mi riempie d'orgoglio e di gioia è vedere l'espressione dei vostri volti, quando siete in mia compagnia, all'aperto, anzi allo scoperto, magari in un pub o in un ristorante, e gli occhi sembrano quelli di una bambina che sta vivendo in una favola, dove i suoi sogni più ambiziosi si stanno avverando.
Vi assicuro che stare in vostra compagnia, sul forum come all'evadamo come per strada è per me una gioia continua e mi ripaga al mille per cento di quel presunto impegno che secondo alcune io mi assumerei con voi.
Essere vicino ad una persona cara in un momento di bisogno, di tristezza o anche di gioia, per ascoltare la storia della prima uscita o dell'acquisto di un paio di collant rimane un gesto che prima di pesare mi arricchisce e mi rende felice e fiero.

Io vi vedo, è vero; questo accade perchè guardo, più a fondo che posso.
Chi non guarda non vedrà mai e rimarrà probabilmente uno qualunque, non diventerà mai un Virgolette.
Laura fà notare che nonostante io indossi minigonna e tacchi da 12 sono e rimango un uomo, l'unico uomo ammesso in questo forum. Evidentemente esiste un motivo ed io credo che il motivo sia che quest'uomo vi vede, vi rispetta, spesso vi adora ed oggi vi ringrazia, per l'affetto che gli dimostrate.

Vi voglio bene.

Davide
 
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Laura.C
view post Posted on 17/4/2009, 12:51




CITAZIONE (virgolette @ 16/4/2009, 15:11)
A Laura invece devo dare il mio avallo: hai compreso esattamente quello che mi accade. Io vedo la donna che ognuna di voi manifesta, fino quasi a cancellare la sua essenza maschile.

Non l'avevo ancora letto e ieri sera mi hai dato un segno preciso di quanto scrivi.
Ti ho accolto in msn con l'avatar del mio bel faccione di maschio, con tanto di barba di due giorni; mi capita: Laura a volte incomincia a starmi sulle scatole e mi fa pensare "ma coglionazzo, come uomo sei ammirato, cercato, anche invidiato, e ti metti là con la parrucca e il fondo tinta per cercare di essere qualcosa che mai potrà passare per una donna?" e così mi scatta l'impluso, voglio essere del tutto maschio e uomo.
Perché una cosa mi lascia attonita di tante sorelline: la sindrome dell' "oddio-come-mi-sento-donna", proprio per me no, per me un po' e un po', mi sento anche uomo e tra l'altro la cosa - ovviamente - mi riesce infinitamente meglio.
Eppure tu mi scrivi: "te la mando lo stesso una rosa, anche se mi metti quella brutta faccia".
E io ti metto subito il sorriso di Laura.
La sai scovare tu, Laura.
E siccome lei c'è (Laura non c'è lo canta solo Nek), ti ringrazia.
E ti manda ancora un bacio.
Laura
 
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16 replies since 10/9/2008, 23:38   402 views
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