Ciao Forum,
come se foste un'unica grande persona.
Così io vi percepisco, la mia seconda famiglia, che mi ha accolto e coccolato fin dal primo momento.
Anche quest'anno volge al termine, un anno come gli altri per molti, un anno indimenticabile per me.
Molte cose sono successe quest'anno e molte di queste grazie a voi.
Quasi tutte belle, anzi proprio tutte.
A partire da giugno, quando mi sono iscritto, il mio modo di vedere il mondo, di pormi con gli altri, di esternare le mie emozioni sono cambiati.
Ho scoperto l'esistenza di persone e costumi che mai mi sarei immaginato: alcuni affascinanti, altri imbarazzanti, alcuni proibiti per il mio animo. timido.
Ho conosciuto molte persone, alcune simili a me, altre incredibilmente diverse ma quasi tutte speciali ed uniche per qualche ragione e ad alcune di esse mi sono affezionato più che ad altre, è umano, perdonatemi.
Per questo chiedo scusa agli altri, che non devono sentirsi offesi, ma semplicemente si tratta di una minore affinità.
Ora siamo nel periodo in cui tutti si sentono quasi in dovere di scambiarsi dei doni e di esternare il meglio di se, quasi a dimostrare di essere le più brave, generose e dolci persone del mondo.
Alcuni ci riescono bene, altri molto meno, alcuni si rendono solo antipatici o ridicoli, non avendo la minima idea di dove si comincia, essendo stati degli stronzi egoisti per i restanti undici mesi.
Io faccio probabilmente parte di questi ultimi, vista la mia natura molto schiva e scorbutica.
Nonostante questo sento l'impulso di regalare qualcosa alle poche persone che (per motivi che mi sfuggono) mi fanno quotidianamente dono del loro affetto, del loro tempo e della loro stima; mi sento in dovere di dimostrargli la mia gratitudine in modo tangibile, ma anche un altra ragione mi spinge: vedere per qualche istante sui loro volti il sorriso per quella cosa, magari sciocca e di poco valore intrinseco, che hanno appena ricevuto, che magari non hanno mai avuto occasione o voglia di cercare ed acquistare per se' ma che per qualche ragione desideravano avere da molto tempo.
Spesso trovare questi piccoli doni richiede non solo molto tempo, ma accurate indagini ed appostamenti, microspie sistemate in casa dell'amico, per potergli carpire il suo più segreto desiderio, nella speranza che non sia una bambola gonfiabile o un fallo gigante (non perché non sia lecito desiderarli, ma perché sarei in enorme imbarazzo a fargielene dono).
A volte invece basta semplicemente cogliere una frase, un vago riferimento durante una serata tra amici ed al momento giusto ricordarsene.
A volte è questione di culo.
Come vedete le strade che conducono ad un dono gradito sono molte e portano tutte allo stesso luogo: un breve momento di felicità, non per noi, ma per i nostri cari. La cosa che ci rende più felici al mondo: la felicità di chi amiamo.
A volte succede anche che chi amiamo non gradisca la nostra dimostrazione d'affetto e questa è forse la peggiore delle delusioni che possiamo ricevere, ma fa parte del gioco e ci dobbiamo rassegnare anche a questa possibilità. Guai a noi se non la mettiamo in conto.
Se guardiamo la questione dall'altra parte, allora si parla di ricevere un dono.
Questione altrettanto delicata.
Quante volte ci è capitato di ricevere qualcosa di assolutamente inutile e per nulla desiderato? A me per fortuna non spesso, ma è accaduto.
Io poi ho delle aspettative e dei gusti difficilisimi, per cui chi si avventura alla ricerca di un dono per me va incontro a quasi sicura delusione. Per questo motivo, ormai da molti anni, ho chiesto ai miei amici di regalarmi esclusivamente della musica, dei film o qualcosa da bere come una buona birra, che non va mai sprecata.
Così sono felice io, che ogni volta che ascolterò quel disco penserò al mio amico e sarà felice lui perchè è sicuro che l'ho gradito.
Spero che anche voi usiate lo stesso sistema oppure, come a volte succede, preferiate fare a meno dei doni e chiediate invece ai vostri amici di venirvi a trovare e passare con loro una piacevole serata, il regalo più bello.
Ieri sera, dopo una giornata da dimenticare, come le precedenti due settimane, ho chiesto all'Ing. ( per chi non avesse seguito le puntate precedenti,
ECCO dove si spiega chi è l'Ing. ) se voleva venire con me al cinema per svagarci un po' e per sottrarla al rischio di una serata passata a piangere in preda ad una crisi di tristezza, Lei, saggia com'è , ha accettato subito e ci siamo goduti due ore di relax e di reciproca presenza, una grande terapia per il buon umore.
Prima di venire al cinema, lei è passata in un centro commerciale a fare due acquisti e mi ha portato una cosa che le avevo chiesto di comprare, ma quando le ho chiesto quanto avesse speso, per rimborsarla, lei mi ha messo una mano sulla spalla e sorridendo mi ha detto che quello era il suo piccolo regalo per il mio Natale.
Ci siamo salutati frettolosamente perchè eravamo di ostacolo al traffico e ci siamo avviati ciascuno verso casa sua: lei in città, a pochi minuti d'auto dal cinema dove eravamo, io a quaranta minuti di strada, in mezza montagna.
Durante il viaggio però ho sentito il desiderio di chiamarla per darle un degno saluto e la buona notte, così mi sono fermato ed ho preso il telefonino in mano che in quel preciso istante ha squillato ed a chiamare era lei.
Queste cose mi succedono continuamente, io sono moderatamente sensitivo e ci sono abituato, ma alcuni si stupiscono.
Al telefono la sua voce era rilassata e suadente come lo è di rado e dopo i miei ringraziamenti per la bella serata, mi ha detto una frase che non potrò dimenticare:
" certo che la vita è davvero strana: mai avrei potuto immaginare che un giorno avrei regalato delle calze autoreggenti ad un uomo "
" è sicuramente il regalo più inconsueto che io abbia mai fatto " "buonanotte amico mio e grazie della serata "
Credo che solo persone come voi possano comprendere come ci si possa sentire al suono di quelle parole, e solo voi potete comprendere con quale trepidazione attenderò la vigilia di Natale per aprire quel dono, giunto da una delle persone che più mi sono care e che potrò addirittura indossare ed accarezzare, pensando a lei ed alla sua dolcezza.
Io immagino benissimo cosa contiene quel piccolo pacco, delle pregiate calze autoreggenti Philippe Matignon nere, 40 den, tg 4, le mie prime Philippe Matignon, una specie di mito nel mondo delle calze che spero non mi deluderà, ma soprattutto il pensiero di un'amica vera che prima di chiedersi se sia opportuno o meno che un uomo indossi delle autoreggenti, pensa che sicuramente mi faranno felice, e questo è l'unico scopo.
Grazie amica mia di avermi scelto, di starmi vicino, di pensarmi, di rispettarmi.
Ti voglio bene.
Buon Natale a tutte, amiche del forum e grazie dell'affetto che mi avete dato e mi date ogni volta. Voglio bene anche a voi.
Davide.
Edited by virgolette - 19/12/2007, 20:48
