X-Dress - Forum dedicato al crossdressing

Non capisco bene il significato di Crossdresser, ?

« Older   Newer »
  Share  
gisella.31
view post Posted on 11/10/2014, 22:26




..spero non ti piacciano i diamanti e le perle, tendono a rimanere sullo stomaco ^_^
 
Top
Debra Winehouse
view post Posted on 11/10/2014, 22:26




Comunque lasciando perdere il tutto l'unica cosa che ho capito è che non esistono categorie per questo argomento. Crossdresser, transgender, travestito significano tutto e niente.
 
Top
gisella.31
view post Posted on 11/10/2014, 22:35




questo è sicuro, anche se come ho spesso tentato di sostenere dare delle "definizioni", non per schedare, ma per cercare di capirsi puó essere utile.
Per dire, io non trovo distinzione tra travestito e crossdresser, anzi il primo mi sembra abbia un'accezione negativa
 
Top
Debra Winehouse
view post Posted on 11/10/2014, 22:49




Io se devo "schedarmi" sarei una Transgender perché ho iniziato il percorso per cambiare sesso, ma non mi piace come definizione perché per me io sto solo ritrovando il mio essere non donatomi dalla natura.
 
Top
Anastasiya
view post Posted on 11/10/2014, 23:39




Io per esempio non ho troppo chiara la differenza tra transgender e transessuale
 
Top
Debra Winehouse
view post Posted on 11/10/2014, 23:54




Transgender è chi fa uso di cure ormonali e mediche simile al transessuale che però ha subito pure interventi chirurgici.
 
Top
Caterina80
view post Posted on 12/10/2014, 00:34




CITAZIONE (Debra Winehouse @ 11/10/2014, 20:05) 
Inizio col dire che non voglio togliere nulla a nessuno e non voglio ne giudicare ne dare contro a nessuna idea o opinione, ma non capisco bene il significato di questo termine per il semplice fatto che leggo di persone che si vestono al femminile essendo etero. Mi sorge una domanda.. Ma se una persona è etero e quindi maschio che soddisfazione può trovare nel vestirsi del sesso opposto o come può essere che trovi piacere a provare emozioni femminili essendo etero o ancor più strano come può trovare piacere nel cambiarsi in donna senza provare emozioni femminili? :blink:

Benvenuta nel club!
Potrei dirti la stessa cosa anche io, come può ad uomo gay non piacere la donna, è contro natura. Con questa apertura sottolineo che quello che dici, e cioè che ti sembra strano che noi altre traiamo piacere dal vestirci e truccarci da donne pur essendo etero, è la stessa cosa che un etero dice nei confronti dei gay: "perché sono attratti dallo stesso sesso?". non sei il primo a cui lo spiego ne l'ultimo, quello che ti posso dire è: benvenuta nel club, l'universo dell'identità di genere e/o della preferenza sessuale è vasto e ha una serie di sfaccettature, non tutti accettano certe cose o certe preferenze anche nel mondo gay certi/e non capiscono perché uno si comporta in un modo anziché in un altro. Quello che ti posso dire da crossdreser è che da qui si ha una vista eccezionale sull'universo LGBT, siamo dentro e siamo esterni, e cosa più importante è il fatto che accettiamo tutto quello che la natura ci offre: tutte le sfumature che passano dall'uomo alla donna.
concludendo, è bello vivere due vite! Perché ti sembra strano? Che vincolo può esserci? non c'è scritto da nessuna parte che io non possa vestirmi e truccarmi. E' bello poter indossare un vestito i tacchi ed uscire, ti senti più forte, ti senti bella! Le donne sono belle è anche i loro vestiti ed accessori.
 
Top
Kattyki
view post Posted on 12/10/2014, 03:23




Mmmm....questo in effetti, potrebbe essere molto strano, agli occhi del mondo, sapere che esiste una sfera di maschi che adora sentirsi donna ma non prova attrazione per il proprio sesso, un gay, non si sente donna, si sente uomo, e prova attrazione per lo stesso sesso, una lesbica, non si sente uomo, si sente donna e prova attrazione per lo stesso sesso, il sesso che tutte noi viviamo, è solo personale, non può essere giudicato, ne può essere giudicato la forma del nostro desiderio nel sentirsi donna, credo, se mi concedete questa riflessione, che questo dilemma è solo legato al nostro corpo geneticamente maschio, il mio io maschio, nella società ha un lavoro, che lo porta ad interagire sempre con le donne, passando molto tempo con loro, e mi piace origliare le confidenze tra loro, inevitabilmente le donne come noi, ( dico noi, perchè dovete comunque essere oneste con voi stesse, che in realtà noi non siamo nate donne e quindi non potremmo mai, essere come loro, anche se ci operiamo e facciamo uso di ormoni, la natura è soltanto una, e nessuno ha la capacità in realtà di modificarla, la possiamo adattare, ma non modificare, loro portano in grembo il feto, e per questo i loro ormoni e le loro sensazioni, hanno una capacità totalmente diversa dalla nostra, immagino che molte di voi sanno che una donna durante il parto, per sopportare il dolore, la natura gli ha donato la capacità di creare morfina nel sangue per un effetto naturale, cosa che noi, nati come maschi non ci ha donato, quindi fisicamente, siamo piuttosto diversi, per quanto cerchiamo di adattarci, per dire......), comunque le vere donne , se mi concedete questa parola, come noi si confidano e si raccontano, tutte loro, se non lo hanno provato, comunque provano attrazione per un'altra donna, perchè ha dei bei capelli, perchè è affascinante, si muove bene con un certo tipo di abbigliamento, parla bene, il suono della sua voce, ecc. ecc., ciò non significa che siano tutte lesbiche, ma è una caratteristica delle loro genetica, l'abbigliamento femminile, in epoca primitiva, non esisteva, quindi la differenza, era legata strettamente ai genitali, fa parte del mondo moderno, la differenza di abbigliamento, quindi potrei giustificare che il desiderio per gli etero sessuali, nel sentirsi donna, è una sorta di piacere misto a passione e magari perchè no...hobby, ad alcuni uomini, piace il calcio, ad altri andare al patibolo e sparare con il fucile, altri ancora sentirsi donna, poi il nostro individuale desiderio sessuale, è strettamente intimo, e l'intimità, è una cosa sacra, non và giudicata, sopratutto tra di noi, perchè rischiamo di essere come il mondo esterno che non comprende le nostre abitudini, ed è per questo forse, che molte di noi lo vivono top secret, poi per quanto riguarda il termine cross- dressing, fà parte della nostra evoluzione dare un termine ad ogni cosa, per dare. anche se a volte inutilmente, una giustificazione!!

tutto quello che ho scritto è solo una mia umile riflessione, spero non scatenare dissensi ne incomprensioni, mi raccomando è ragazze, non prendetevela :P
 
Top
marcolfa34
view post Posted on 12/10/2014, 05:39




Cara Kattiki, la tua è una delle migliori spiegazione che sia uscita su queste pagine ma è difficile che venga capita ed interiorizzata da chi la pensa diversamente da te e me e dalle tante che vivono il CD come noi.
Si tratta di intimità di vita, di sogni, desideri, pruriti, gioia, soddisfazione, dolore, rabbia e felicità che ognuna di noi vive a modo suo e non può spiegare ad altri.
Baci
LA ZIA

P.S. suppongo volessi scrivere "poligono" e non "patibolo"
 
Top
Anastasiya
view post Posted on 12/10/2014, 08:17




CITAZIONE (Debra Winehouse @ 12/10/2014, 00:54) 
Transgender è chi fa uso di cure ormonali e mediche simile al transessuale che però ha subito pure interventi chirurgici.

e non potrebbe essere che il travestito è simile al transgender solo che non fa uso di cure ormonali ?

calcola che un buona fetta di chi si traveste lo farebbe 24/7, il fatto di usare una identità femminile "removibile" dipende anche dal fatto che tante/i hanno figli e lavoro e che non sono ancora in una fase di outing.

devo confessare che i tuoi dubbi sulla sessualità li condivido molto, tuttavia è una sfera così intima e privata e soggettiva che ridurla a etero o gay mi sembra ferocemente riduttivo.
il sesso non è il coito.
 
Top
-Nausicaa-
view post Posted on 12/10/2014, 09:29




Il significato di crossdresser lo puoi capire solamente vivendo il tuo crossdressing.
Il mondo è il tuo mondo.
Ci possono essere definizioni, esperienze condivise e confronti è vero. Ma alla fine conta il significato che tu gli dai.
Non ti porti nella tomba il significato degli altri.

Il mio significato personale è un'esperienza interiore ed estetica con la potenzialità del sociale.
Interiore perché mi sprona a riflettere e apprendere.
Estetica perchè sento un'armonia e un ordine che mi fa stare bene.
Potenzialità del sociale perchè mi permette di stare con gli altri in maniera diversa e nuova.

Un'esperienza d'esempio che a me ha molto colpito è provare una forte attrazione per Nausicaa come se mi completasse sessualmente, emotivamente. Come se mi mancasse, se la cercassi e le volessi bene. La mia donna perfetta. In ciò sento pure i derivati: il sentirsi completi, autonomi e liberi. Mi fa sentire come se il mito dell'androgino o di aristofane fosse finalmente sistemato e io avessi vinto una sfida contro gli Dei prima di morire.
Questa è un'esperienza estetica, interiore, simbolica che però appartiene a te e nessuno può dartene significato se non tu stessa vivendola.


Tutte le palle sul gay o meno, sull'essere accettati o meno, su cosa pensano gli altri o meno o se si è meglio o peggio di uno operato o meno sono tutte piccolezze che spostano il succo del discorso sul contorno, su ciò che è accidentale quindi sulle briciole.
Meglio o peggio, gay o non gay, cos'è o cosa non è... tutto ciò è continuare a rimanere nel sistema di categorie che altri scelgono.
Quello che si cerca spesso è un riconoscimento e il riconoscimento passa dall'identità, dalla definizione perchè alla mente servono categorie e confini per non impazzire.
Buttate la mente nel cestino e impazzite.
 
Top
Anastasiya
view post Posted on 12/10/2014, 14:16




sulla parola transgender io mi soffermerei un attimo visto che questo topic è dedicato alla comprensione dei termini.
molto banalmente su wikipedia si legge :

Il transgenderismo sostiene che l'identità di genere di una persona non è una realtà duale "maschio/femmina", ma un continuum di identità ai cui estremi vi sono i concetti di "maschio" e "femmina".

In questo senso il transgenderismo è da considerarsi come un movimento politico/culturale che propone una visione dei sessi e dei generi fluida e che rivendica il diritto di ogni persona di situarsi in qualsiasi posizione intermedia fra gli estremi "maschio/femmina" stereotipati senza per questo dover subire stigma sociale o discriminazione.

Da questo punto di vista sotto il termine "ombrello" di "transgender" possono identificarsi:

la persona transessuale operata (che ha raggiunto a tutti gli effetti e in tutto e per tutto il genere sentito proprio).
la persona transessuale non completamente operata (che ha lasciato integri i genitali di origine).
la persona genderqueer (femmina genetica o maschio genetico di qualsiasi orientamento sessuale) che non si riconosce nel binarismo/dicotomia uomo/donna, rifiutando così lo stereotipo di genere che la società e la cultura locale impone ai due sessi. In questo senso e in questa accezione del termine, che però è la meno conosciuta in Italia, alcuni ritengono che transgender e "queer" siano due termini-ombrello fra loro sovrapponibili.
la persona crossdresser, termine che tende a sostituirsi sempre più alla dicitura "travestito" perché associato, quest'ultimo, alla parafilia. In questo senso il crossdresser è una persona che si traveste, in privato e/o pubblicamente, senza implicazioni di eccitazione sessuale; il crossdressing può praticarlo sia una donna che uomo, indipendentemente dal suo orientamento sessuale.


quindi io sono transgender.

quando inizi una terapia ormonale, anche senza mettere mano al bisturi, passi nella fase detta transessuale solo perché vai ad identificare non solo la mente ma anche il corpo nella condizione femminile. ( nei limiti della biologia) quindi tendi a diventare del sesso opposto e finche non lo diventi sei trans nel senso di percorso di transizione.

ora però, Debra, vorrei fare una riflessione estetica.
negli anni precedenti al mio arrivo in questo bellissimo forum, per sentirmi donna non avevo tanti problemi, un modo o un altro lo trovavo, ma per vedermi donna proprio non era immaginabile per me.

cioè mettere insieme l' idea di me donna con il mio corpo era una operazione impossibile.
il crossdresing è un modo, anzi io la definirei un arte, attraverso il quale un "cuoppo"* come me - dopo aver fatto capa e muro per diversi mesi - ad un certo punto riesce non solo a sentirsi donna ma anche a vedersi donna ... Miracolo ! :D

il problema è che la donna che esce fuori non è quella che sta sulle riviste un po osé o scandalistiche ma è una donna come un altra con tutti i suoi difetti con la sua complessa psicologia e che desidera prima di tutto esprimere questa femminilità riuscendo a camminare semplicemente e liberamente per strada e fare le cose di tutti i giorni.
questa esperienza costruisce un punto di contatto formidabile tra l' io donna e l' io corpo fisico lasciando un senso di pienezza e di gioia immensa.

detto ciò l' essere donna comporterebbe anche la sfera sessuale è vero ma ahimè, sono totalmente sprovvista dei necessari organi genitali femminili per vivere questa esperienza con un uomo.
se potessi farlo, non sarei un omosessuale : sarei una donna che fa l' amore con un uomo.

poi magari se uno è omosessuale ama fare sesso con un altro uomo senza usare alcun travestimento, la maggioranza degli omosessuali che conosco hanno la barba o il pizzetto alcuni i baffi.

ma ti immagini che bello potersi truccare, vestire e uscire, con una bella giornata come questa ?
ma per farlo bisogna rompere la propria vita, perdere gli affetti e il lavoro, oppure, cercare in tutti i modi di attraversare continuamente queste due realtà parallele un po come nel film Matrix.
ecco il senso del crossdressing dal mio punto di vista.


*dicasi cuoppo un cartoccio di carta assorbente inzuppato di olio con al suo interno un po di frittura mista
 
Top
view post Posted on 12/10/2014, 15:02

monica

Group:
Utente incontrato
Posts:
3,524
Location:
Novara

Status:


CITAZIONE (Debra Winehouse @ 11/10/2014, 20:05) 
Io mi vesto da donna perché mi sento tale no per mascherarmi, se non mi sentissi una donna non lo farei.

Sicuro che sia come dici? Ti dò un imput che magari puoi valutare.

Tu ti vesti da donna perché dici di sentirti una donna. Però non dici "sono una donna", dici solo di sentirti tale. Dirai: è la stessa cosa... No, non lo è, la differenza è abissale.
Una donna, una donna vera, non si sente una donna. Non ha senso sentirsi di essere ciò che si è (spero non sia per te troppo complicato...). Una donna vera non "si sente una donna", lo è, punto e basta.
Tu invece, che dici di sentirti una donna proprio perché donna non sei, ti vesti da donna perché ti piace. Ti piace come maschio, ovviamente, perché se fossi donna la cosa sarebbe per te del tutto indifferente.
Quindi il tuo vestirti (anzi TRAVESTIRTI come scrivi molte volte nella tua presentazione) da donna, è esattamente come il nostro (o almeno come la maggioranza di noi). Quello di un maschio che prova piacere ad indossare indumenti femminili.
Benvenuto nel gruppo!!! ;)

Claudio
 
Top
Anastasiya
view post Posted on 12/10/2014, 15:14




comunque si, benvenuta prima di tutto :D anche da parte mia.

pensavo, ma se ti senti tanto donna e magari riesci a diventarlo, addirittura, io credo che non sei omosessuale se ti piacciono gli uomini.
probabilmente un rapporto d' amore tra un uomo e un transgender non può essere considerato un rapporto omosessuale.

penso proprio di no.

personalmente io avverto nei confronti degli uomini 100% un senso di estraneità. non mi piacciono ma capisco bene che sono cosa altra rispetto a me.
mentre rispetto alle donne 100% avverto una grandissima vicinanza.
se una donna mi tocca, mi sta toccando una persona del mio stesso sesso.
se un uomo mi tocca no.

me ne sono accorto con l'estetista, avevo una sensazione di appartenenza di genere dal punto di vista sensuale che con un dottore maschio, ad esempio, non ho.

strano

( continuo ad usare la desinenza maschile :P a volte scappa e in questa frase ha tutto il sapore di un lapsus freudiano)

Edited by Anastasiya - 12/10/2014, 16:32
 
Top
kymaera
view post Posted on 12/10/2014, 15:57




Mi permetto solo di dire - e premetto trattarsi di opinioni personali - che se da un lato chiunque può avere il diritto di definirsi come meglio crede, dall'altro una definizione che di solito implica nel mondo esterno un riconoscimento, ha bisogno di quel riconoscimento.
Provo a spiegarmi meglio: se un uomo ritiene di essere una donna senza però far nulla per essere riconosciuta tale, se, cioè, la figura che si vede per strada è un soggetto stempiato, con la barba e un corpo decisamente maschile, nessuno riconoscerà in quella persona una donna.
Allo stesso modo, se un uomo si veste occasionalmente da donna e si trucca e in occasioni ben circoscritte nello spazio e nel tempo (per esempio: una festa, un giro al centro commerciale, una cena) vuole definirsi transgender, non sarà individuato come transgender perché - di solito - essere transgender significa assumere un ruolo sociale del genere opposto a quello di nascita (come etimologicamente intuibile: attraversa i generi) non per due ore, ma come modello di vita.
Tutto questo lo scrivo non certo perché io sia ostile a chi desidera definirsi in un modo che gli altri non riconoscono, ma per centrare l'attenzione sul fatto che la nostra identità, che spesso tendiamo a riferire ad una sfera intima (come a dire: non m'interessa ciò che pensano gli altri; io sono una donna/uomo/elefante/comodino), è in realtà stretta funzione di ciò che gli altri percepiscono di noi.
La nostra identità, insomma, assume valore non solo da ciò che noi percepiamo di noi stessi, ma anche - e forse soprattutto - da ciò che gli altri percepiscono di noi.
Se questo è vero, l'uomo che si traveste occasionalmente e si definisce donna o transgender, sta compiendo un gesto di mera cosmetica linguistica, nel quale sostituisce un termine comunemente riconosciuto (travestito) con uno che più elegantemente ritiene di potersi portare appresso (donna, transessuale, transgender) senza però che nessun altro intorno riconosca la più gradevole etichetta e restando, agli occhi altrui, un travestito.
Questo procura sofferenza, anche molta sofferenza, e io credo che sia saggio prendere atto dell'importanza della percezione che gli altri hanno di noi, o, in caso contrario, fregarsene di qualsiasi etichetta, far ciò che si desidera ed essere felici.
Ciò che mi pare incompatibile con la felicità personale è sostenere di essere una donna, o una trans, e avere l'aspetto di un uomo, perché il mondo esterno non accoglierà il nostro punto di vista su di noi, e questo sarà anche sbagliato, ma non credo possa cambiare in breve tempo.
Così come ho premesso chiuso: sono solo le mie opinioni.
 
Top
51 replies since 11/10/2014, 19:05   4685 views
  Share