QUOTE (gioiatg @ 15/3/2012, 16:07)
[..]Ho prima di tutto compreso che non dovevo collegare il “Genere Sessuale” (quello che si sente di essere) con l’”Orientamento Sessuale” (il sesso da cui ci si sente attratti) secondo i modelli imposti dalla società (ad un maschio deve piacere una femmina e ad una femmina deve piacere un maschio).
Anche se sono nato maschio mi sono sempre sentito molto Femmina e ho deciso che il mio Genere Sessuale era quello in cui dovevo dare molto spazio al mio Lato Femminile senza però rinnegare alcune mie componenti maschili. Per questo mi considero una TransGender e non una Transessuale.[..]
Il tuo messaggio mi ha molto incuriosita. Forse perche' anch'io mi sono interrogata a lungo sulla tua stessa domanda e sensazione? certamente
Alcune di voi che leggete probabilmente capirete molto bene quello che sto per dire......
perche' nel tuo messaggio, insieme a sacrosante verita' che nel comprenderle e viverle ti rendono molto onore (come capire sul serio la differenza tra genere ed identita') e il percorso di ricerca del se' che e' difficile nella sua brutale onesta' (devi essere veramente forte per affrontare la ricerca senza dirti bugie) .... c'e' anche sotto sotto qualcosa di strano....
La voglia di cercare di rinchiudersi sotto una definizione, un'etichetta.
Ecco, questo lo trovo uno sbaglio. sbaglio che ho fatto anch'io in passato, intendiamoci.... sbaglio che cho fatto anche recentemente in un ambito non legato all'identita..... lo sbaglio di cercare di descriversi sulla base di concetti gia' conosciuti ed accettati dalla socialita'.
bisogna rendersi conto che le persone sono tutte diverse. E PIU' SI RICERCA NOI STESSE CON ONESTA' PIU' SI TROVA DIVERSITA' non solo nelle sfumature, ma spesso anche nelle definizioni generali.
Guarda me. Tecnicamente sono una transessuale. sto aspettando l'intervento. Dopo non saro' piu' trans* avendo finito il percorso. cosa saro'? femmina? no. geneticamente non lo sono. e allora?
e allora la mia risposta e' che io sono io. se qualcuno mi chiede chi sono, la risposta e' unica. io sono Andrea. e sempre lo saro', prima e dopo e durante.
tutto il resto, tutte le etichette possono solo descrivere, in un dato discorso, solo alcune sfaccettature di me. Ma una persona e' una cosa cosi' complicata e meravigliosa che non e' possibile mettere un'etichetta.
ti faccio un solo esempio, dalla mia esperienza, che non comprende assolutamente altre cose che pure esistono e sono importanti.
Ho trovato quello che credo sia l'amore della mia vita, corrisposto.
E' un ragazzo a cui piace ogni tanto essere una ragazza (e lasciamo perdere i motivi che non interessano in questo esempio).
Io, quando sto con Lui, e usciamo, Io trans ancora non operata, che etichetta ho? gay?
E se esco con Lui in modalita' femminile che etichetta ho? lesbica? etero?
E dopo che saro' operata, che etichetta avro'? saranno scambiate?
E per chi se lo chiedesse, mi piace molto anche per questo suo aspetto.
pensaci. pensateci.
Il mondo e' fatto di etichette, per potersi capire. per poter fare discorsi generali.
Ma non e' possibile, soprattutto nella sessualita', appiccicare etichette.
Perche' non appena vai oltre la generalizzazione spinta, non siamo piu' definibili.
E trovo che questa sia la mia piu' grande realizzazione. Accettare la mia paricolarita' ed accettare quella degli altri.
"Infinite diversita' in infinite combinazioni"
Grazie, Gioia, per lo spunto per farmi scrivere di queste cose.
E visto che sei di roma, chissa' che non ci si veda al Muccassassina o in altre feste piu' ... particolari
Andrea