CITAZIONE (lorett@ @ 9/3/2011, 13:05)
Non riesco a pensare a nulla...
Come mai?
Non riesco a scrivere niente...
Perchè?
Ho un sacco di ricordi di colori, rumori, suoni, voci, sapori e odori, ma...
Spero passi presto.
O no?
Un bacio.
Loretta.
Una leggiadra fanciulla, conosciuta qualche annetto fa,
dagli occhi tremendamente azzurri che nella capigliatura ha molto di Lucia,
mi disse che i miei silenzi sono molto più eloquenti delle mie parole.
"Luca, si capisce molto più da ciò che non dici che da quello che dici"
Ringrazio IL mio amico per la poetica narrazione dello scorso sabato,
diario di un fine settimana che non sono riuscito a scrivere tanta era ed è,
la confusione nella mia testa.
Non so dire esattamente cosa ho provato, cosa ho sentito.
Il tempo è volato senza nemmeno che mi rendessi conto di quello che stavo vivendo.
A volte mi capita di vivere in una terza dimensione, come se la mia mente fosse
estranea al mio corpo e osservasse lo scorrere delle cose da un altro punto di vista.
Provo a scrivere qualcosa dopo una settimana e la mia mente fatica a sintetizzare,
come Loretta, non so che scrivere o meglio non so come raccontarvi le mie emozioni.
Azzardo una ipotesi.
Ero a casa mia, ero con persone conosciute da sempre.
Superato il primo impatto, per me da sempre traumatico, dell'incontro con persone
mai viste prima (qualcuna già incontrata al secondo raduno ma non più rivista prima)
il mio carattere introverso, a volte scontroso e vocatamente solitario non ha reagito
come spesso accade.
I ritrovi in cui sia presente un numero consistente di persone mi rendono spesso
diffidente, timoroso, ansioso... chissà perchè poi?
Sabato scorso, insieme a Tutti Voi, ho avuto la sensazione di conoscervi da sempre.
Nei vostri volti, nei vostri sorrisi, nei vostri sguardi c'era molto di famigliare.
In ognuno di Voi c'era qualcosa che mi suggeriva: "io questo/a l'ho già conosciuto/a,
ci siamo gia visti"... ma dove?
Il luogo, grazie a Marcolfa, è stato quello ideale anche perchè lì ero realmente a casa mia,
fra le mie colline (poco distanti da lì) respirando quell'aria frizzantina che fra poco si riempirà
di polline facendomi starnutire all'inverosimile e fra i gatti di Marcolfa.
Spiriti liberi, solitari e silenziosi con i quali comunico di silenzi ...
Sì Sì. Ero davvero a casa mia, con i miei amici di sempre.
Questo è quello che ho provato.
Luca.