Posts written by monicapoli

Interessante...
Si, forse hai smontato un luogo comune, anche se io fatico ancora a pensare che la situazione di un uomo che voglia apparire come una donna sia la stessa di una donna che che voglia apparire come uomo.
E' vero del resto che una donna può usare le cose maschili molto più tranquillamente di un uomo che voglia usare cose femminili ma questo solo fino ad un certo punto. Evidentemente c'è una soglia invisibile anche per le donne, oltrepassata la quale scattano diffidenza, disapprovazione e critica.

Questa me la devo segnare...

All'inizio del racconto, leggendo che al Facchinetti qualcuno magari ti aveva fotografato di nascoso, avevo pensato di scrivere che poteva essere un'idea quella di mettere un cartello sul tavolino con la scritta: "se volete potete fotografarmi".
Ma tutto questo è stato ampiamente superato da quanto ho poi letto più avanti!!!

Un racconto comunque che riempie il cuore.

Ti abbraccio,
Claudio

Quando si dice il feticismo...

Bisognerebbe vedere che ruolo gioca il piacere della trasgressione...

Ciao Silvia, ti dò io il benvenuto per primo.

Mi spiace che tu abbia delle natiche un po' tonte, ma che ci vuoi fare, cerca di sopportarle.
E quest'incanto come finisce? Improvvisamente?

Un bacio di accoglienza,
Claudio

Opps... Sonia è arrivata prima di me...

Beh, intanto la mia non è (più) una ragazza ma una moglie. Comunque non accetterebbe mai e poi mai l'idea del sesso con me en femme, né io glie l'ho mai proposto.
Lei ha sempre sostenuto (per me comprensibilmente) che non potrebbe mai fare l'amore con una persona che appare come una donna perché le sembrerebbe di avere un rapporto omosessuale, cosa che la ripugnerebbe.
Credo comunque che la nostra Claudia la comprenderebbe benissimo...

Bella storia davvero, che fa rivivere sensazioni più volte provate.
La cosa più gradevole è proprio questa anormale normalità, vissuta in una dimensione nuova che rende nuovo ogni gesto, anche quelli più comuni e banali compiuti mille volti in abiti maschili.
Hai ben colto questo "dare del tu" specialmente da parte di altre donne. Significa, come dici, complicità femminile.
Secondo me mai e poi mai una donna darebbe del tu ad una persona che appare come donna ma che desta dei dubbi. Se lo fa è perché vieni riconosciuta come "appartenente alla categoria" e non è cosa da poco.
Del resto anche l'appellativo "signora" nasce dallo stesso motivo. Nessuno chiamerebbe mai "signora" una persona dal sesso incerto. Piuttosto non appellano, stanno sul vago. Men che meno lo farebbero per "farci piacere" perché nessuno può immaginare nemmeno lontanamente che questo ci piaccia.
Dunque se ti danno del tu e se ti appellano "signora" è perché tale sei stata ritenuta, almeno in base alla mia esperienza.

A me è piaciuto, alcuni giorni fa, in un bar ristorante, quando ho chiesto del bagno. La signora mi ha detto "Venga che l'accompagno". E mi ha condotto in una sala dove c'era un solo bagno, quello delle donne...!
Che ci vuoi fare, basta poco per farci felici!

Baci,
Claudio

Bene così...
Questa discussione è molto interessante e sarebbe un peccato che evaporasse come tante altre per colpa di qualche insofferenza o qualche battuta di troppo.

Per tornare nel merito (anche se ormai palesemente OT), io trovo che l'affermazione secondo cui un maschio in transizione diventi una femmina (o possa essere considerato tale) solo dopo l'intervento, cioè l'amputazione del pene e dei testicoli e la costruzione della vagina, sia un'emerita stupidaggine.
Un'emerita stupidaggine perché il pene e la vagina non sono che una minimissima parte di ciò che fa un maschio o una femmina. Magari la parte più evidente, o quella culturalmente più considerata, ma comunque una parte.
In questo comunque pecca a mio avviso anche la legislazione italiana, perché a quanto mi risulta (mi corregga eventualmente chi ne sa più di me) per la riassegnazione del sesso è necessaria l'operazione, come se tutto il resto (anatomia interna, struttura fisica e non ultimo DNA) non contassero una mazza.
Chi stabilisce che il pisello è quell'elemento spartiacque tolto il quale si è donne? Perché non il pomo d'Adamo? Perché no la prostata? O qualsiasi cosa che sia peculiarità maschile?
C'è un limite fisico e biologico invalicabile, ed è a mio avviso assolutamente assurdo oltreché inutile cercare di forzarlo e piegarlo.
Con questo, voglio dire che un uomo non sarà mai una donna? Assolutamente no.
Un uomo deve (dovrebbe) poter essere considerato una donna se lo desidera indipendentemente dal fattore fisico. E ovviamente viceversa.
Io trovo orrendo che per essere dichiarate donne si debbano subire delle mutilazioni. Altrimenti nisba.
Quando mai riusciremo a liberarci da questi condizionamenti culturali che dividono l'umanità tra piselli e patatine anziché tra uomini e donne?

Appunto, un m2f...
Per te un m2f in percorso di transizione, con struttura e voce maschile, pomo d'Adamo, apparato genitale interno maschile e pisello è un uomo, mentre un m2f in percorso di transizione, con struttura e voce maschile, pomo d'adamo, apparato genitale interno maschile ma senza pisello e con patatina costruita è una donna.

Cioè l'unica discriminante è il pezzo di salcicciotto o la patatina...

Prima l'ho detta male, ora rimedio.
Seguo il tuo ragionamento, solo per capire: se un MtF ha il pisello è un uomo. Significa che dall'istante in cui non ce l'ha più è una donna.
Per te il fatto che l'apparato genitale interno e tutto il resto (voce, struttura, pomo d'Adamo ecc., per non parlare del DNA) rimangano inalterati è del tutto irrilevante...
Non ha più il pisello e tanto ti basta. Quella è diventata una donna.

Ok. Allora tutti quegli sfortunati uomini che nei secoli sono stati evirati sono diventati donne.

Pregando le amministratrici di spostare altrove questa discussione comunque interessante, vorrei sottolineare che ci sono sia "I trans" che "Le trans". Una transessuale è un uomo che transiziona in donna, un transessuale è una donna che transiziona in uomo. Quindi il termine non è errato in sé ma lo diventa se è riferito all'oggetto sbagliato.


Personalmente è una cosa che ho sempre pensato.
Se un uomo sostenesse convintamente di essere una donna, e si comportasse inequivocabilmente come tale magari anche a dispetto dell'aspetto fisico, io sarei propenso a credere veramente di trovarmi al cospetto di una donna, e quindi non avrei alcuna difficoltà a considerarla per quel che dice di essere. Per contro non mi ha mai convinto l'affermazione "Mi sento una donna". Apparentemente si tratta di una sottile differenza, ma "sentirsi" non significa affatto "essere". Se è vero che "chi è" non si sente (io sono un uomo per cui se dicessi che mi sento un uomo non avrebbe senso), è altrettanto vero che chi "si sente" non è. Per cui chi dice di "sentirsi una donna" è in realtà perfettamente cosciente di essere un uomo.

A me piace anche stare a gambe nude, specie se sono abbronzate.

Confermo in toto.
Per un acquisto in assoluta sicurezza è indispensabile recarsi personalmente in un negozio, en femme e truccate.
Non avete idea di come cambi dall'essere truccate al non esserlo.
Inoltre la parrucca si deve armonizzare con il viso ed è solo vedendosela addosso che si capisce se è quella giusta.
Se la provate e guardandovi allo specchio sentite un brivido avete trovato la parrucca per voi ideale.
Provare per credere.