CITAZIONE (Macirda @ 5/8/2014, 10:25)
Innanzitutto, quasi nessuno sa cosa sia un crossdresser. Quel che la gente percepisce è che un uomo decide di "umiliarsi" vestendosi da donna (essere percepito inferiore dalla cultura italica) e quindi abbassandosi al di sotto sia dell'uomo che della donna (che, almeno, non ha colpa di essere nata "inferiore").
Secondo: crossdresser, travestito, transessuale, viado, sono tutti la stessa cosa, ossia un omosessuale privo di dignità che scimmiotta le donne senza poterlo essere mai.
Le conseguenze di questa situazione la sappiamo tutti.
Personalmente, se avessi potuto, avrei passato la vita en femme (per lo meno negli anni in cui ero identico a una ragazza). Per il semplice fatto che mi piacevo, mentre come uomo non posso piacermi perchè proprio gli uomini non mi piacciono.
Ma prima i genitori, poi gli amici, poi i colleghi, sarebbero stati e sono un problema.
I pochi travestiti coraggiosi che ho conosciuto sono persone ghettizzate che fanno i classici lavori che tutti si aspettano: parrucchieri o estetisti. Idem le due transessuali che ho conosciuto.
Tutto questo per dire che, inevitabilmente, andare contro il mondo intero causa sensi di colpa anche quando non ce n'è ragione. E'l'educazione che abbiamo ricevuto ed il conformismo orribile che ci hanno trasmesso.
E quindi tanti tanti complimenti a chi ha la forza di essere sè stesso.
Condivido totalmente quanto hai scritto.
Sono assolutamente d'accordo (l'ho detto molte volte) che - a parte gli "addetti ai lavori" - nessuno sappia dell'esistenza dei crossdressers, intesi come uomini che hanno il piacere fine a sé stesso di assumere l'aspetto e le sembianze di una donna.
Ma secondo me anche se la cosa fosse nota, l'atteggiamento generale non cambierebbe di una virgola, proprio perché come giustamente dici questa "passione" verrebbe sempre e comunque considerata come un'auto umiliazione. Il crossdressing sarebbe "un'attività praticata da alcuni uomini volta allo svilimento personale", proprio perché viviamo in una società che, velatamente o meno, considera la donna un essere inferiore all'uomo.
C'è anche da osservare che questa presa di posizione riguarda sia maschi che femmine. Intendo dire che mentre ci si dovrebbe (forse) aspettare un atteggiamento più solidale da parte delle donne, in realtà questo giudizio negativo viene anche da loro, che sposano in pieno il concetto di "svilimento".
Naturalmente ci sono parecchie eccezioni come molti di noi possono testimoniare, ma io credo che in generale l'atteggiamento sia pressoché univoco.