Rispondo alla domanda di Monica con questo episodio.
Quest'anno i miei bimbi, scout, ha fatto il campo estivo.
Tema del campo: la Scozia.
Richieste dei loro capi: che avessero un abbigliamento scozzese, avendo programmato di fare attività che lo richiedevano.
Il capo emblema è ovviamente il kilt.
A casa mia son stati realizzati due kilt su misura ( e realizzati con estrema cura) a cui ciascuno a poi aggiunto accessori secondo il proprio gusto ed interpretazione.
Capisco che non si tratti di abbigliamento femminile, ma era pur sempre una gonna.
Non sò come sia venuta questa idea ai loro capi e se possano aver mai pensato ad eventuali problemi conseguenti, ed io non sono nella posizione di "indagare".
Comunque sia, questo esperimento è stato vissuto davvero in maniera giocosa e di tanto in tanto, recuperano il loro kilt e se lo mettono con grande soddisfazione: per inciso, io li ho trovati davvero bellissimi.
Tra l'altro il primo è da sempre stato scambiato per una bambina, con grande incazzatura da parte sua.
Non sò quante volte l'ho sentito dire\rivendicare di essere un maschio con una grinta incredibile.
In quest'ultimo anno si stà facendo crescere i capelli, talvolta lega la coda con un elastico o si mette il cerchietto della mamma, ma lo consideriamo un vezzo ed un modo di emulazione di taluni personaggi, uno su tutti Legolas de "lo Hobbit".
Ecco, nessuno li ha spinti a fare qualcosa, è stato davvero un caso e il tutto viene vissuto in maniera giocosa, divertente, ed anche il "travestirsi" non è una pratica nuova anzi è un gioco che han sempre fatto ... Zorro docet!
Io ovviamente (ma anche no...) non li spingerei a fare nulla forzosamente, figuriamoci una cosa simile.
Questo non perchè possa temere delle conseguenze, ma solo perchè non ne ravvedi alcuna finalità nello "sforzare".
La "nostra" tecnica è quella di proporre a loro delle attività che riteniamo, a vario titolo, interessanti o genericamente "buone": questo anche a prevenire una certa inerzia che li porterebbe a poltrire ...
Per questo abbiamo proposto l'atletica, il nuoto, l'arrampicata ed altre attività fisiche , mentre abbiamo quasi cassato il calcio, giustificando e facendo capire loro le nostre motivazioni: non mi sento in colpa, ed il calcio non soffrirà per questa mancata partecipazione dei nostri figli, certamente non particolarmente portati a quella attività.
Io penso che i figli debbano essere amati per come sono e soprattutto che il più grande gesto d'amore di un genitore sia quello di essere consapevole che non sono di proprietà poichè sono delle persone e che prima poi se ne andranno.
Linda