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monica
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| CITAZIONE (Valentina_NSC @ 28/4/2012, 14:39) Sinceramente, ma con tutto il rispetto, non capisco cosa provochi preoccupazione per il trapasso enfemme. Una volta tirate le cuoia, nulla ha più importanza, perchè non si avrà più un cervello funzionante. Non si potrà provare imbarazzo, tristezza, rabbia e purtroppo nemmeno gioia. Tutto finito, anche il crossdressing. Io sono atea per cui non me ne curo, ma per chi fosse credente, non dovrebbe preoccuparsi, perchè tanto Dio ci perdonerà perchè conoscie già i motivi del nostro crossdressing. Non può esistere l'imbarazzo post-mortem. Piuttosto, la cosa che mi preoccupa è il dover morire e basta. Io non ho paura di volare, ma di cadere! Cosa mi preoccupa è presto detto, Vale. Purtroppo, per una miriade di motivi, io sono tra coloro che non ha saputo trovare il coraggio di fare outing (quello vero). Il che significa che tranne mia moglie, voi ed un paio di psicologi (peraltro rivelatisi inutili) nessuno sa di me, inclusi i miei figli e mia mamma che sono le persone più care che ho. Mi preoccupa quindi di lasciare uno "choc" inevitabile, di costringere mia moglie a spiegare cose che nemmeno io (e figurarsi lei) ho ben capito... Mi preoccupa non che si sappia di me ma che si sappia di me in quel modo, nel peggior modo possibile. Che ad un dolore immane si sommino sorprese inattese, sconvolgenti per chi è a completo digiuno del nostro mondo e del nostro essere.
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